Presentiamo, in questa sezione, due delle numerose cappelle votive esistenti nel territorio di Montegrino Valtravaglia, degna testimonianza della fede genuina ed autentica della popolazione e creazione artistica non disprezzabile. Camminando per le strade dei nostri paesi è facile imbattersi in una di esse, meritevole in ogni caso di una sosta e di una visita per apprezzarne la bellezza.
La cappella, con tetto a due falde, sorge all'incrocio tra la strada comunale di Fabiasco e quella di Castendallo; è affrescata con l'immagine della Madonna col Bambino. Il dipinto, restaurato negli anni Ottanta, permette di ammirare la raffinatezza dei parte dei volti e delle mani, a testimonianza dell'originale buona fattura dell'esecuzione.
È interessante notare come lo sguardo della Madonna sembri seguire il viandante in qualsiasi direzione esso si diriga; sui sostegni laterali della cappella, probabilmente in epoca posteriore, sono stati raffigurati due angeli. Nel passato la cappella era meta delle tradizionali processioni rogatorie.
Nella località "Paradis di Can" (chiamata anche "Ca di Can"), presso la mulattiera che conduce a Riviera, si trova una cappella che si differenzia dalle altre per la presenza di un porticato sulla facciata. I muri sono in pietra, come pure i pilastri del porticato; il tetto è invece coperto a coppi, posti su un'armatura di legno. La parte interna è pavimentata con mattonelle, mentre sotto il portico si trovano delle grosse beole.
Sopra l'altare principale è collocata l'effige della Madonna di Caravaggio, rappresentata con una giovinetta e con il santuario sullo sfondo; a sinistra del dipinto è presenta la firma del pittore: "Baroni Giacomo di Bosco pinse l'anno 1862 il 3 maggio". Si nota la dolcezza dei lineamenti del volto della ragazza , i cui capelli sono raccolti sulla nuca secondo la tipica acconciatura delle ragazze lombarde.
Sulla parete sinistra il dipinto è quasi scomparso, mentre su quella destra è ben conservata la figura di un sacerdote davanti all'altare, rappresentante S. Carlo, opera del pittore F. Parietti e datato 1860; anche il soffitto a volta è affrescato con le immagini del Padre e di Cristo.