Lungo la strada provinciale 23 che conduce ai Sette Termini, in prossimità del laghetto, si trova il masso-altare, un banco di roccia di notevoli dimensioni, dalla forma che ricorda quella di una piramide tronca.
Sulla parte culminante, che guarda verso valle, c'è la prima incisione, una figura d'uomo dalle grandi mani aperte; verso di lei sembrano protendersi altre due figure. Sulla superficie quasi piana del masso-altare, spostate sulla destra, si trovano le coppelle (vedi foto), poste a gruppi di quattro sovrapposti; nella parte posteriore, poste in posizione parallela, vi sono altre due coppelle, ai lati di due incisioni a forma di croce con piedi biforcuti. Ancora più indietro, sono presenti altre incisioni, tra le quali risaltano una a forma di serpente e una serie più recente di monogrammi, o petroglifici (vedi foto).
La figura a forma di uomo ha notevoli dimensioni (52 x 68 cm); ha le mani aperte, unite tra loro da una linea continua, il corpo è appena accennato e una protuberanza incisa sembrerebbe rappresentare un attributo fallico.
Le coppelle sono indubbiamente un indice di sacralità; i molteplici significati sono comunque connessi alla procreazione e alla fertilità; la loro forma ricorda quella del sole, al quale è legata la vita. Sembra certo che le coppelle, legate ad un culto non solo divinatorio ma anche magico-sacrificale, erano non solo strumento di culto (contenevano le offerte alle divinità), ma anche simbolo del culto stesso.
Al di sotto di questa prima figura ve ne sono altre due, di dimensioni inferiori; anche se le caratteristiche umane sono ravvisabili, sono incise con pochi tratti; la seconda figura sembra portare con sé uno scudo. Le figure sembrano animate dal desiderio di incutere terrore e quella più grande, dotata di mani sovradimensionate, sembra esprimere il possesso di poteri straordinari.
In direzione NNE si trova una serie di lettere incise (vedi foto), che risalgono allo stesso periodo delle incisioni e sono quindi molto antiche. Molto probabilmente si tratta di un'incisione dedicatoria.
Le caratteristiche delle incisioni, in cui i simboli sono ordinati scenicamente, fanno propendere per una loro collocazione alla seconda metà del I millennio a.C.; in ultima analisi, le incisioni del masso altare dovrebbero risalire all'ultima età del ferro.
Per la visita del masso altare, contattare la Pro-Loco di Montegrino (vedi recapito nella pagina iniziale).